La dedicazione ha una grande importanza liturgica: è considerata come il dies natalis della chiesa, che viene celebrato ogni anno nel giorno anniversario col grado di «solennità» (Calendarium Romanum, n. 59, 4b).
Le Chiese devono essere dedicate solennemente, specie se si tratta di chiese cattedrali o parrocchiali.
Il canone 1218 del Codice di Diritto Canonico sottolinea che ciascuna chiesa abbia il suo titolo, che, dopo il rito della dedicazione, non può essere mutato.
Eventuali mutamenti possono essere concessi solo con l’autorizzazione della Santa Sede.
Il titolo di una chiesa fa parte della tradizione liturgica da sempre: deve essere unico, tranne che si tratti di santi che sono riportati insieme nel Calendario e, di solito, viene scelto nella posa della prima pietra. Il titolare della chiesa è anche il patrono della chiesa stessa che spesso coincide con quello del luogo come nel nostro caso di San Cerbone, patrono della chiesa Cattedrale e della città di Massa Marittima oltre che di tutta la Diocesi di Massa Marittima-Piombino. A volte si trova nelle chiese la dicitura: “D.O.M. (Deo Optimo Maximo) sub invocatione Beati…” Questo significa che la chiesa, edificata innanzitutto per la gloria di Dio, intende poi onorare la Vergine Maria o un Angelo o un Santo