Carissimi,
in questa santa notte di Pasqua, in cui celebriamo la resurrezione del Signore, dopo aver commemorato appena ieri notte la sua beata passione e morte, riviviamo le meraviglie della salvezza, i doni grandi che Dio ci ha fatto. Tra questi, come ci dice San Gregorio Nazianzeno, il Battesimo «è il più bello e magnifico dei doni di Dio. […] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d’immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso» (Orazione, 40).
La creatura che ora riceverà il Battesimo, ignara del dono grande che i suoi genitori hanno scelto per lei, vive una vita, anch’essa dono, non chiesto, non voluto, ma che scaturisce da una scelta di amore, e perciò di vita, che babbo e mamma, con l’aiuto di Dio, hanno deciso.
Oggi Samuele nasce alla vita eterna!
Giorno dopo giorno avrà sempre più viva coscienza di essere al mondo: parte di una storia da realizzare nella fatica dei giorni, consorte di un’umanità, compagno di viaggio di tanti. Dovrà scegliere che cosa fare di se stesso, della sua forza fisica, della sua intelligenza, dei suoi doni e carismi che il Signore gli ha dato; della sua capacità di amare e di offrire la sua vita, dunque un piccolo e immenso patrimonio, un vero capitale umano. Scegliere se questo dono del Battesimo che oggi riceve, e che potremmo definire un seme che germoglia e cresce fino a portare frutto, [ … continua nel pdf allegato]