Pellegrini del Sapere

L'augurio per l'anno scolastico

Il messaggio per l’inizio dell’anno scolastico a cura dell’Ufficio diocesano per l’insegnamento della Religione Cattolica (IRC), già pubblicato sulle pagine de La Traccia nell’edizione di Domenica 15 Settembre.
In foto l’incontro degli insegnanti a Massa Marittima di inizio settembre

Lunedì 16 settembre moltissimi alunni si troveranno a varcare una soglia che centinaia e migliaia di studenti hanno varcato prima di loro, la soglia dell’edificio scolastico. Alcuni lo faranno per la prima volta, altri per l’ultimo anno, altri per diversi anni ancora. Adattando liberamente i versi di un grande poeta: «Soglia: oh, pensa che è, […] / logorare un po’ quella soglia […] già alquanto/ consunta, / anche loro, dopo dei tanti di prima, e prima di quelli di dopo…/ leggermente» (cfr. R. M. Rilke, Elegie duinesi). Un gesto che ogni anno si ripete, a volte con emozione, altre volte con noia o stanchezza ma una cosa è certa: dopo la prima volta, varcare quella soglia diventa un rituale quotidiano cui non si presta più attenzione durante l’anno e diventa una cosa familiare. «Cari studenti, “pellegrini del sapere”, cosa volete vedere realizzato nella vostra vita e nel mondo? Quali cambiamenti, quali trasformazioni? E in che modo l’esperienza che fate a scuola può contribuirvi? Cercate e rischiate! Abbiate il coraggio di sostituire le paure con i sogni! Noi abbiamo fiducia in voi» (cfr. Papa Francesco, Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023).
Il secondo nostro pensiero è poi naturalmente rivolto agli insegnanti di religione e riprendiamo per questo le parole della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana dello scorso gennaio: «Sono trascorsi quasi quarant’anni da quando, con l’Accordo di revisione del Concordato del 1984 e la successiva Legge di ratifica del 1985, l’insegnamento della religione ha assunto il profilo attuale: quello di una disciplina scolastica aperta, aggiornata dal punto di vista pedagogico e didattico, adeguata all’oggi, attenta ai bisogni educativi delle persone e condotta nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ognuno. Un valido momento di studio e di dialogo, fatto proprio ogni anno dalla stragrande maggioranza di studenti e di famiglie. L’ampia partecipazione attesta la qualità formativa di tale insegnamento e, allo stesso tempo, richiama a una responsabilità e a un’attenzione da parte di tutti; la relazione che si instaura fra insegnanti e alunni fa sì che si possano intercettare tematiche culturali ed esistenziali altrimenti non trattate a scuola. In un momento come l’attuale in cui si moltiplicano, da parte dei ragazzi, le domande di ascolto e di vicinanza, la “alleanza educativa” tra Chiesa e scuola su cui si fonda l’IRC si rivela una risorsa assai preziosa. A renderla possibile ed efficace sono in primo luogo i docenti di religione, di cui riconosciamo la preparazione e la disponibilità e ai quali vogliamo esprimere gratitudine e sostegno. Possa l’IRC, con il contributo di tutti, sostenere le famiglie nel compito educativo e accompagnare ogni studente nell’avventura della scuola e della vita».
A tutti, bambini, ragazzi, genitori, insegnanti
il nostro vivo augurio di un buon anno scolastico!
Ufficio diocesano per l’Irc