Carissimi fratelli e sorelle,
mai come nei nostri tempi viviamo nell’illusione di essere regola a noi stessi, autosufficienti in tutto e per tutto, capaci di consigliare, dirigere, correggere, educare noi e gli altri.
In realtà aggressività, ferocia efferata, disprezzo della vita e della verità, ipocrisia e cinismo sono ingredienti con cui viene impastata la cronaca di ogni giorno.
Si fanno progetti per una società che neghiamo nelle sue criticità, aggravando la situazione e ritardando eventuali rimedi.
Non che non ci sia il bene, non che uomini e donne di buona volontà non siano presenti e operanti ai nostri giorni, tutt’altro, il bene che viene fatto è grande e grande è l’impegno di tanti a soccorrere le diverse povertà con immenso sacrificio e generosità, ma costoro non sono i «benefattori ufficiali». Questi uomini e donne che operano nel silenzio e nel nascondimento sono ignorati, non ringraziati, … segue il testo integrale nell’allegato