La festa per sant’Antonio abate

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Domenica 26 gennaio è stato celebrato anche a Massa Marittima il santo Antonio Abate, con la tradizione di benedire gli animali – domestici o di campagna – ma anche il fuoco e le sementi.
 La formula del benedizionale spiega bene il senso di questo gesto, che affonda le sue radici nella tradizione cristiana, di una fede semplice, popolare, ma genuinamente ancorata ai valori di fondo.
Dice la formula: «Nel disegno di Dio Creatore, anche gli animali che popolano il cielo, la terra e il mare, partecipano alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta la scala degli esseri viventi, si avvale di questi preziosi e fedeli amici dell’uomo e della loro immagine per significare i doni della salvezza. Salvati dalle acque del diluvio per mezzo dell’arca, partecipano in qualche modo al patto di alleanza con Noè (Gn 9, 9-10); l’agnello richiama l’immolazione pasquale e la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto (Es 12,3-14); un grande pesce salva Giona dal naufragio (Gio 9,9-10); i corvi nutrono il profeta Elia (1 Re 17,6); gli animali, con gli uomini sono coinvolti nella penitenza di Ninive (Gio 3, 7) e con tutto il creato rientrano nel piano dell’universale redenzione. Invochiamo dunque la benedizione di Dio per intercessione di sant’Antonio abate sopra queste creature e rendendo grazie al Creatore che le ha poste al nostro servizio, chiediamo di poter camminare sempre nella sua legge e di non venire mai meno alla nostra dignità umana e cristiana».

26 Gennaio 2025

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