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Segreteria Caritas diocesana
Mail: caritas@diocesimassamarittima.it
N. Telefono: 0565221252
Zona continentale
Direttore Fedi don Luca
Referenti amministrativi: Diacono Pieri dott. Sergio / Serri dott. Stefano (Piombino)
Zona insulare
Direttore Chionsini Marcella
Referente amministrativo: Retali avv. Giorgio
Ruoli e compiti delle Caritas diocesane
In questa sezione è possibile leggere una breve presentazione dell’identità e della funzione della Caritas diocesana che è il soggetto principale per la promozione della testimonianza della carità della comunità ecclesiale
Centro di Ascolto e Caritas Parrocchiali
Le persone che si pongono in ascolto e/o intendono aiutare gli altri nei Centri presentano eterogenee motivazioni: professionalità, abilità relazionali, aspettative. Sono modalità con le quali esplicano il loro servizio alla persona.
Ad esse non è richiesto di possedere un particolare modello teorico di aiuto, quanto, invece, condividere il più possibile il metodo della pedagogia dei fatti, «quello che parte dai problemi e dalle sofferenze delle persone per aiutare tutta la comunità (non soltanto i buoni, i bravi, i praticanti, i migliori) a costruire risposte di solidarietà nella dimensione della partecipazione e delle corresponsabilità per restituire gesti concreti, accoglienza, ospitalità, servizi del volontariato
cattolico diffuso capillarmente in tutte le diocesi italiane».
I CdA sono un’espressione di questa sollecitazione, un gesto concreto per dare risposte ai problemi e alle sofferenze delle persone e delle famiglie che chiedono per questo di essere ascoltate.
L’Osservatorio delle povertà e delle risorse è uno strumento della Chiesa locale, per rilevare sistematicamente le situazioni di povertà, disagio e vulnerabilità sociale, nonché il sistema di risposte messo in atto per contrastarle. Quanto osservato e rilevato è a disposizione della comunità cristiana per l’animazione al suo interno e verso la società civile.
Laboratorio per la Promozione Caritas
Attraverso il coordinamento della Delegazione Regionale, ogni Caritas diocesana costituisce dei gruppi di lavoro su alcune aree specifiche di lavoro (Welfare, Aiuti Materiali, Educazione alla Pace e alla Mondialità, Area Giovani, Progettazione) e realizza progetti sul proprio territorio di riferimento con l’obiettivo di testimoniare la Carità e animare la comunità.
La Caritas Italiana è l’organismo pastorale della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) per la promozione della carità. Ha lo scopo cioè di promuovere «la testimonianza della carità della comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica» (art.1 dello Statuto).
È nata nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Concilio Vaticano II. Fondamentale il collegamento e confronto con le 220 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell’animazione della comunità ecclesiale e civile, e nella promozione di strumenti pastorali e servizi: Centri di ascolto, Osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, Centri di accoglienza, ecc.
I compiti
Collaborare con i Vescovi nel promuovere nelle Chiese particolari l’animazione della carità e il dovere di tradurla in interventi concreti;
Curare il coordinamento delle iniziative e dei servizi di ispirazione cristiana;
Indire, organizzare e coordinare interventi di emergenza in Italia e all’estero;
In collaborazione con altri organismi di ispirazione cristiana:
Realizzare studi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le cause;
Promuovere il volontariato e favorire la formazione degli operatori pastorali della carità e del personale di ispirazione cristiana impegnato nei servizi sociali;
Contribuire allo sviluppo umano e sociale dei paesi del Sud del mondo anche attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Solidarietà a tutto il mondo
Educazione alla pace e alla mondialità, dialogo, corresponsabilità sono anche le linee portanti degli impegni della Caritas nel mondo. Negli interventi internazionali vale il principio della sussidiarietà, nel senso di integrare gli sforzi che primariamente spettano a ciascuna Chiesa locale dei Paesi colpiti da calamità o in cammino verso lo sviluppo. Si cerca anche di creare le condizioni di intervento per le Caritas diocesane disponibili ai gemellaggi, preziosa occasione di reciprocità.
Costante è il collegamento con le altre Caritas nazionali, direttamente e attraverso la “rete” di Caritas Internationalis, che raccoglie in federazione 162 organizzazioni. Ne riunisce 48, invece, Caritas Europa. Ci sono poi i microprogetti di sviluppo, di piccola entità ma significativi per l’autopromozione locale, proposti dalle stesse comunità del Sud del mondo e divulgati dalla Caritas. Sono finanziati da parrocchie, scuole, associazioni, famiglie che così entrano direttamente in contatto con chi riceve per uno scambio di valori