SANTO NATALE 2019

«Carissimi fratelli e sorelle,
nel fluire di una storia che sembra incapace di uscire dal triste ripetersi di un vivere, anzi di un sopravvivere tra egoismi personali e nazionali, tra gelosie ed invidie perverse che degenerano in falsità, calunnie e tentativi di opprimere, mortificare ed umiliare l’altro, siamo nuovamente invitati alla gioia, Dio si fa uomo e viene ad abitare in mezzo a noi.
Una paternità che ci fa fratelli, ma una fraternità che troppo spesso degenera, ripetendo il copione antico, la tragedia che sta all’inizio della storia dell’uomo, ancora una volta Caino ripete: «Sono forse io il guardiano di mio fratello?» (Gen 4,9).
Oggi come ieri ci defiliamo, in maniera più o meno artificiosa, incapaci di custodire il fratello, anzi, non solo non lo custodiamo, ma lo ignoriamo o peggio lo esponiamo, se non addirittura lo consegniamo calunniandolo.
Ci ammonisce il Papa: «Scelgono la soluzione più meschina per annientare un essere umano: la calunnia o falsa testimonianza e la calunnia uccide sempre. Questo cancro diabolico, che nasce dalla volontà di distruggere la reputazione di una persona, aggredisce anche il resto del corpo ecclesiale …»
 
… continua nel documento allegato.

18 Dicembre 2019

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