Prosegue il progetto 8xmille che la Caritas diocesana ha deciso di realizzare nel 2023 con un impegno rivolto ai giovani del territorio. Dopo le varie attività che si sono succedute nei mesi precedenti (tra le tante laboratori nelle scuole, incontri di formazione, il Grest per il gruppo dopocresima di Piombino) durante il week end dell’Immacolta 7 under 35 e il direttore della Caritas diocesana sono partiti in direzione Piemonte per incontrare alcune buone prassi sul tema del protagonismo giovanile. Da Melle, comune in provincia di Cuneo abitato da circa 300 residenti, a Santena, periferia del capoluogo della regione con circa 10.000 abitanti, fino alla grande metropoli, la Torino prima capitale d’Italia.
Prima tappa a Melle, provincia di Cuneo, comune con soli 300 residenti: i giovani fuggono. Da qui l’idea di incontrare gli «Antagonisti» ovvero «coloro che hanno scelto di andare contro corrente», persone, che supportate dai propri studi e dalle loro competenze, hanno scelto di investire prima nella produzione di birra e poi su una serie di attività che al momento stanno continuando a far sì che questo comune continui ad esistere. Oggi «Gli Antagonisti» sono diventati una cooperativa sociale che dà lavoro in maniera continuativa a 22 persone.
Seconda tappa a Santena, uno dei comuni alle porte della città di Torino. Qui l’incontro con due realtà giovanili: l’associazione che gestisce il centro giovanile del paese e la cooperativa «Exeat» che ha recuperato lo spazio dell’ex mattatoio dove cura un ristorante che promuove la cultura, la cucina locale e attività socio – culturali.
Pochi ma essenziali gli ingredienti che queste testimonianze hanno lasciato al gruppo piombinese:
Infine Torino.
Prima il «MigranTour», promosso dalla Agenzia «Viaggi Solidali»: sono i migranti in questo caso ad accompagnare i gruppi, facendo scorgere prospettive dimenticate dal turismo di massa (foto di copertina).
Poi il Servizio Missionario Giovani (SERMIG). Nato come gruppo giovani missionari, su iniziativa del banchiere Ernesto Olivero, ha attirato tanti giovani che si sono spesi per trasformare un ex arsenale dove venivano prodotte le armi per la prima e la seconda guerra mondiale in un luogo di pace: oggi Sermig rappresenta la testimonianza che veramente, come disse La Pira al fondatore, citando il profeta Isaia «i posti dove si fanno le armi diventeranno luoghi di pace».
Ai nostri giovani, quindi, l’augurio di poter riportare e trasmettere ai propri territori quanto di bello hanno visto e incontrato in questi tre giorni.
IL RACCONTO INTEGRALE SU LA TRACCIA DI DOMENICA 17 DICEMBRE